Piazze, orti e frutteti: ecco come la scuola-caserma diventa campus della conoscenza

Luca Peralta studio con Gabriele Firmiano Vitiello, Giovanni Dessì e Giacomo Attardi si aggiudica il concorso Iscol@

di Mariagrazia Barletta

Un campus della conoscenza, vitale e accogliente, dove le barriere verso l'esterno sono neutralizzate in modo da ricucire la giusta relazione di continuità tra edificio e territorio, necessaria per rendere la scuola un punto importante di riferimento per la comunità. Con nuove piazze pubbliche, il verde - comprensivo di orto e frutteto -, la presenza di un civic center, di attrezzature per lo sport, tra cui anche una parete per l'arrampicata, e di altri spazi diversificati e fruibili dai cittadini, la scuola diventa un centro vitale con positivi riverberi sul quartiere.

La scuola media Giovanni Pascoli di Assemini, cittadina a meno di 20 Km da Cagliari, si appresta a compiere il passaggio da edificio-caserma obsoleto a scuola moderna e innovativa, grazie al progetto vincitore del concorso indetto nell'ambito del piano straordinario Iscol@. Ad aggiudicarsi la competizione per la riqualificazione e l'adeguamento normativo del plesso è Luca Peralta studio - design & consulting, autore della ormai famosa scuola materna «Sandro Pertini» a Bisceglie. In team con Peralta ci sono Gabriele Firmiano Vitiello, Giovanni Dessì e Giacomo Attardi.

Il team vincitore
Luca Peralta (progettista capogruppo mandatario), Gabriele Firmiano Vitiello (mandante), Giovanni Dessì (mandante), Giacomo Attardi (mandante, giovane professionista).
Design team, studio Peralta: M. Lattanzio, D. Nardella, G. De Giovanni, T. D'Angelo, A. Pusceddu, M. Tartaglione, E. Petraccone.
Consulente per pedagogia e gli spazi di apprendimento: dott.ssa Sonia Melis

La scuola aperta e flessibile, che lavora per l'integrazione tra scuola, famiglia e comunità, punta su spazi esterni all'aperto accoglienti, fruibili e permeabili. La recinzione attuale arretra per permettere la creazione di nuovi spazi pubblici aperti alla cittadinanza anche quando la scuola è chiusa. Uno anticipa l'ingresso alla scuola e al nuovo civic center; l'altro precede il centro sportivo del plesso. Dal nuovo ingresso alla scuola, protetto da pensiline e dotato, di arredi per la sosta, si accede agli orti didattici e al frutteto interni alla recinzione: nuovi spazi di condivisione e di partecipazione, in collegamento diretto con le aule didattiche.

L'accesso al civic center è collocato su una nuova e ampia piazza pubblica, dotata di sedute e arredi urbani, da cui si accede immediatamente alla biblioteca, ai laboratori di lingue e alla mensa, strategicamente ricollocati per essere utilizzati anche in orario extrascolastico. In continuità con la mensa vi è un'area pic-nic utilizzabile anche per la didattica all'aperto. Il civic center è inoltre in collegamento con il teatro tramite una grande corte interna, un vero e proprio foyer all'aperto adatto anche per ospitare concerti, conferenze, mostre, etc.. Sul lato opposto all'ingresso della scuola c'è la nuova piazza dalla quale si accede al centro sportivo che comprende la palestra, i campi di calcetto, pallavolo e la parete per l'arrampicata.

Il progetto si propone di riqualificare l'edificio, sotto il profilo estetico e prestazionale, agendo anche sull'involucro. È prevista la sostituzione degli infissi e delle pareti di tamponamento con un involucro sia trasparente che opaco, performante sul fronte sia termico che acustico. Le schermature esterne a lamelle ridisegnano i prospetti e, insieme alle tende tecniche interne, alle pensiline aggettanti ed ombreggianti, proteggono dall'irraggiamento diretto. I diversi ambienti (aule, laboratori, eccetera) sono ricollocati in modo da ottimizzarne l'orientamento e l'esposizione in relazione alle funzioni, ai requisiti di luce naturale, di ventilazione naturale e di isolamento termico.

Per il complesso scolastico c'è già un progetto di adeguamento sismico, che su uno dei blocchi prevede l'inserimento di strutture aggiuntive alle esistenti in cemento armato, composte da telai controventati in acciaio. Il nuovo involucro e il ridisegno dei prospetti permette così di integrare in modo armonico i controventi metallici previsti in facciata, spesso in conflitto con le aperture esistenti.

Pompa di calore per il riscaldamento, pavimento radiante a basse temperature, utilizzo della domotica e di lampade Led a basso consumo: diversi gli accorgimenti messi in campo per ottenere un edificio a energia quasi zero (Nzeb). Tra l'altro il progetto segue le linee guida del protocollo CasaClima School, specifico per gli edifici scolastici. In particolare, l'obiettivo è definire standard di qualità in grado di considerare, in modo interconnesso, i requisiti di efficienza energetica, di comfort e quelli igienico-sanitari, per poter offrire spazi che favoriscano lo studio e l'apprendimento.

Ottenere aule flessibili, adatte alle più moderne esigenze didattiche era una delle richieste del bando, tra l'altro messo a punto anche grazie ad un percorso partecipato. Il progetto prevede la demolizione dei tramezzi tra le aule che verranno sostituiti con pareti acustiche manovrabili. Anche i tramezzi tra le aule e i corridoi saranno sostituiti e rimpiazzai da pareti prestazionali sotto il profilo acustico, con integrati arredi e impianti.

«La vecchia concezione di scuola, pensata secondo il modello industriale fordiano, verticistica e gerarchizzata, coi suoi banchi allineati, rigorosamente predisposti per la lezione frontale - scrivono i progettisti -, cede il passo a un ambiente che accoglie, pensato per il benessere e la crescita dei ragazzi, cittadini europei, del mondo globalizzato».

di Mariagrazia Barletta

pubblicato il: