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Con 9 anni di esperienza e 7 premi Pritzker nel proprio panel docenti, YACademy è ormai riconosciuta fra le più prestigiose scuole di formazione post-laurea in materia di architettura.

Ogni anno YACademy affronta il recruiting di centinaia di studenti e collabora con le principali firme della progettazione alla selezione di profili da inserire negli studi in qualità di tirocinanti e collaboratori.

Da simile esperienza nasce la seguente guida, che desidera essere un utile supporto per i giovani progettisti.

 l'arch. Souto de Moura | credits YAC srl

Portfolio di architettura

Less is more

È un errore comune ritenere che più progetti si riportano, maggiore sia l'efficacia del portfolio. Un documento leggero e sintetico, viceversa, è lo strumento più efficace per impressionare e aiutare una commissione spesso oberata di candidature e documentazioni troppo estese. Si faccia una selezione solamente dei progetti ritenuti migliori e di maggiore impatto: sarà certamente più incisiva di una successione troppo estesa di progetti non al medesimo livello.

Anche l'occhio deve respirare

Non abbiate paura dello spazio vuoto e delle cesure: il vuoto "arreda" molto più di una pagina traboccante di informazioni. Saper progettare attraverso il vuoto è sinonimo di maturità compositiva ed è elemento molto apprezzato da qualsiasi commissione. c

Copiate!

Usciti dall'ambito scolastico, copiare dai migliori è una pratica assolutamente ammissibile ed efficace; non affidatevi solo al Vostro gusto estetico nel comporre l'impaginato del Vostro portfolio, ma piuttosto ispiratevi alle grandi riviste e/o pubblicazioni di architettura. Chi Vi legge solitamente ha un occhio allenato, abituato a elevati standard: riproponete layout e linguaggi che chi Vi legge riconosce come professionali.

Attenzione ai font

Argomento sempre delicatissimo, anche qui vale il principio di cui sopra. Evitate di farVi tentare da font troppo articolati o poco utilizzati. Privilegiate la semplicità, la leggibilità (non noiosa!) guardando alla direzione in cui va l'editoria di settore: un buon font è molto più decorativo di qualsiasi altro elemento.

Comunicare per immagini

Strumento principe di comunicazione dell'architettura è l'immagine: non appesantite di eccessive didascalie/testi il Vostro portfolio. Privilegiate l'impatto di immagini forti e suggestive: è più semplice che la commissione legga un testo in quanto incuriosita da una bella immagine, piuttosto che si interessi a un'immagine in quanto incuriosita da un testo.

Curriculum Vitae

Less is (di nuovo!) more

Questo non è solo un principio compositivo o estetico. É un errore pensare che chi Vi legge possa essere impressionato da un documento troppo esteso. La sintesi è un dono profondamente apprezzabile, come la capacità di selezionare eventi e raggiungimenti davvero significativi.

Focus

Riportate esclusivamente le esperienze pertinenti relativamente alla ragione per cui componete il CV. Dare informazioni innecessarie suggerisce che non sappiate dare un peso a ciò che è significativo nel Vostro percorso rispetto a ciò che non lo è.

Pragmaticità

Date al Vostro lettore strumenti concreti per poter valutare quanto dichiarate. Riportate, ad esempio, l'esatta votazione di laurea o, nell'esprimere la Vostra conoscenza delle lingue, riferite a standard internazionali di chiara comprensione.

Chiarezza

Chi legge curricula non ama le cacce al tesoro. Fate in modo che le informazioni siano facilmente reperibili e il documento non sia troppo diluito o ermetico.

Forma, non solo contenuti

Per quanto eccellente possa essere la Vostra esperienza (contenuto), una cattiva impaginazione (forma) - data dall'utilizzo di font fuori contesto o allineamenti mancanti - incattivisce il lettore e non presuppone un bel biglietto da visita.

Lettera motivazionale

Non è il cv!

Soprattutto se presentate insieme, non è certo utile che la lettera motivazionale ripercorra, in prosa, i raggiungimenti e i titoli rappresentati nel proprio CV. gli obiettivi dei due documenti sono, infatti, profondamente diversi.

Vai sul personale

La lettera motivazionale è lo strumento privilegiato per fare emergere la propria personalità; è lo spazio in cui dare espressione dei propri valori, delle proprie passioni, del proprio modo di essere. Non bisogna avere paura di essere autentici e parlare di sé: l'unico errore è non farlo, impedendo al lettore di entrare in contatto con la Vostra individualità.

Sii originale

Se la lettera motivazionale è lo spazio della personalità, la stessa non può che risultare un documento profondamente originale, immaginato per rispecchiare l'individualità di chi lo compone: una poesia, una citazione, persino un fumetto è a volte più incisivo di presentazioni inappuntabili, ma spesso ingessate o noiose.

Vai dritto al punto

Lettere motivazionali eccessivamente lunghe scoraggiano il lettore; si può dire molto in poche parole: 200 sono l'ideale.

L'occhio vuole la sua parte

Un uso corretto dello spazio, le giuste intestazioni, un font elegante, un'apertura e una chiusura eventualmente vergate a mano sono ancora elementi di galateo apprezzabili per quanti ricevano la Vostra lettera.

Rileggi!

Consegnare un testo con errori o refusi di qualsiasi genere non fa certo una buona impressione: data l'economia del documento, consegnarlo con errori denota un'approssimazione che non fa gioco al candidato.

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