Oice, gare di servizi tecnici al minimo storico: dato più basso dal 1996

Soltanto 33 gare di progettazione oltre 140mila euro con le regole del nuovo codice dal primo luglio a fine agosto

Soltanto 33 gare di progettazione oltre 140mila euro con le regole del nuovo codice dal primo luglio a fine agosto per un valore di soli 48,4 milioni. Lo rileva l'osservatorio dell'Oice, l'associazione delle organizzazioni di ingegneria e architettura associata a Confindustria, nell'ultimo bollettino mensile di agosto.

Dopo la sensibile battuta di arresto di luglio - rileva ancora l'Oice -, le gare per servizi tecnici ad agosto si riducono ai minimi storici: solo 98 bandi (‐77,8% su agosto '22), il numero più basso dall'inizio della rilevazione dell'Osservatorio Oice nel 1996, per 175,4 milioni (‐34% sul 2022) che diventano 216 aggiungendo la progettazione esecutiva degli appalti integrati. Rispetto al precedente mese di luglio le gare diminuiscono del 41,3% in numero e del 18,1% in valore.

Se luglio non era andato bene, quindi, agosto è andato anche peggio. Le gare per tutte le tipologie di servizi tecnici sopra soglia Ue (215mila euro) sono 53, il numero mensile più basso degli ultimi sei anni, frutto probabilmente - scrive l'associazione - anche di un marcato ricorso alla suddivisione artificiosa per rientrare nella fascia degli affidamenti diretti (fino a 140mila euro). Ovviamente, pesa anche l'entrata in vigore delle nuove regole del Codice degli appalti dal 1° luglio.

Nei due mesi estivi di luglio‐agosto le gare per progettazione pura sopra i 140.000 euro pubblicate secondo il nuovo codice degli appalti entrato in vigore a luglio, sono state soltanto 33: 2 a luglio e 31 ad agosto. La maggiore parte delle gare di progettazione (22 su 33) seguono il criterio dell'offerta economica più vantaggiosa e prevedono la richiesta di ribasso unico (compensi e spese); soltanto una gara - evidenza l'Oice - è stata emessa con prezzo fisso e ribasso solo sulle spese, secondo alcuni orientamenti applicativi della legge 49 sull'equo compenso.

Sempre nel bimestre estivo per tutti i servizi tecnici il numero dei bandi arriva appena a 265, contro gli 860 del bimestre precedente di maggio‐giugno con un calo del 69,2%, e il valore si ferma a 389,5 milioni, contro i 1.341,7 milioni del precedente bimestre, ‐71,0%.

Per quanto riguarda le procedure Pnrr per servizi tecnici e appalti integrati, nel bimestre estivo di luglio‐agosto - secondo i dati Oice - le gare sono state 366 (‐39,5% sul bimestre precedente), per 192 milioni di servizi tecnici (‐60,3%) e 3 miliardi circa di lavori (‐73% dato che conferma quindi la brusca riduzione di agosto anche per i lavori). Nei primi otto mesi del 2023 il mercato dei servizi di architettura e ingegneria torna in campo negativo, i bandi sono stati 2.604 con un valore di 2.915,6 milioni di euro, ‐27,1% in numero e ‐6,4% in valore sui primi otto mesi del 2022. Se si guarda alle procedure di sola progettazione in 8 mesi sono stati 1.467 bandi per 1.072,4 milioni (‐ 36,7% in numero e ‐ 18,1% sul 2022).

I dati di agosto dell'osservatorio Oice/Informatel

«Come avevamo previsto, e come successo in passato ad ogni profonda modifica legislativa, l'entrata in vigore nel mese di luglio del nuovo codice degli appalti ha prodotto un'accelerazione nei mesi precedenti ed una pausa nel mercato», dichiara Giorgio Lupoi, presidente Oice, a commento dei dati dell'osservatorio.

«Siamo ancora - prosegue - nell'ambito di un calo fisiologico, anche se particolarmente rilevante, soprattutto per agosto che accentua la riduzione ma al momento ancora in linea con una proiezione finale che porterebbe, se i prossimi mesi le gare riprenderanno l'andamento usuale, ad un valore finale di circa 4 miliardi quasi analogo a al risultato record dello scorso anno che aveva registrato una fortissima spinta dovuta alle gare Pnrr letteralmente esplose e sempre rilevanti anche in questo bimestre».

«Il problema dell'attuazione delle legge sull'equo compenso - commenta ancora Lupoi -  non ha certamente aiutato visto che sono state avanzate tesi, frutto di letture poco attente, sulla necessità di svolgere gare solo a prezzo fisso, a nostro avviso tesi incompatibili rispetto ai principi europei della concorrenza e del mercato. Confidiamo che il buon senso prevalga e che dal Governo e dai Ministeri competenti arrivino utili chiarimenti. Rinnoviamo inoltre l'invito alle stazioni appaltanti ad applicare il bando‐tipo che abbiamo messo a disposizione sul nostro sito e quindi a richiedere requisiti su dieci anni e non su tre così da rendere effettivo l'accesso al mercato da parte delle piccole e medie imprese, come peraltro lo stesso codice appalti auspica. Al momento solo 5 stazioni appaltanti su 33 lo hanno fatto per affidamenti di progettazione e ci auguriamo che questa tendenza aumenti nei prossimi mesi».

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