Ripa Teatina (Ch), nasce il centro polivalente a misura di famiglie firmato Lap architettura

Finanziate dal Pnrr anche piccole opere per migliorare la coesione sociale nelle aree interne del Paese

di Mariagrazia Barletta

Il tetto come un mantello sinuoso che funziona da raccordo per il salto di quota e dà riparo a un mix di funzioni: spazi dedicati all'accoglienza, ludico-creativi per l'infanzia, laboratori e persino un'area dove le mamme possono allattare e i bambini appisolarsi. Sta per nascere a Ripa Teatina, un paesino con meno di 4mila anime in provincia di Chieti, un centro polifunzionale a misura di famiglia. A progettarlo è Lap Architettura, il giovane e promettente studio fondato nel 2015 da Daniel Caramanico, Federico Sorgi e Simone Esposito.

Il Pnrr arriva anche nelle aree interne del Paese: il progetto è infatti finanziato dal ministero dell'Istruzione tramite 1,57 milioni del Next generation Eu (ulteriori 157mila euro provengono da altro finanziamento pubblico). Già in cantiere, il nuovo centro polifunzionale è stato presentato venerdì 12 gennaio presso la sala stampa del palazzo del Consiglio regionale d'Abruzzo.

L'edificio come spazio pubblico che riqualifica un'area in disuso

Il nuovo edificio è pensato per restituire al luogo la vocazione che aveva perso. Sorgerà nell'area dell'ex campo sportivo, ora in disuso, che sarà così riqualificata e resa fruibile non solo per i cittadini del Comune ma anche delle aree limitrofe, fa sapere l'amministrazione in un comunicato. Il nuovo volume, che punta a migliorare l'inclusione sociale, ospiterà: un'area di accoglienza dotata di uno sportello informativo, una ludico-ricreativa con spazi per la socializzazione, attività di laboratorio ed extrascolastiche, nonché aree dove le madri possono allattare e i bambini addormentarsi.

Il tetto della struttura diventa spazio pubblico percorribile, di collegamento tra la strada e l'area verde sottostante.

Il tetto-mantello ispirato alla sinuosità del paesaggio

«Un mantello morbido che si integra perfettamente nella natura circostante fatto a misura delle persone»: è con un'immagine che lo studio di Pescara presenta gli elementi chiave del progetto. È il paesaggio circostante a ispirare le forme sinuose del futuro centro polifunzionale del comune abruzzese arroccato su una collina di circa 200 metri e circondato da alture e ampie vallate coperte da vigneti.

Il paesaggio suggerisce forme morbide e sinuose. «A livello compositivo - spiegano i progettisti in una nota - la regolarità planimetrica dell'edificio è stravolta dal tetto-mantello che, appoggiandosi sui suoi spigoli, dà vita ad una spazialità interna diffusa e dalle forme armoniose». Trasparenza e permeabilità per gli interni, dove la separazione tra dentro e fuori si fa labile.

All'interno, la sinuosità della copertura è ripresa dal prolungamento della pavimentazione che si trasforma in una "duna" gradinata che accoglie gli spazi del laboratorio. Ne deriva un importante luogo di aggregazione concepito come una grande piazza coperta. L'ambiente fluido interno favorisce uno schema distributivo proiettato verso l'esterno.

«Alla base del progetto c'è stata la volontà di immedesimarsi nelle esigenze della cittadinanza, per riportare una dimensione verde e sociale in quello che era prima un luogo di aggregazione, sport e condivisione, poi "perso". Il centro polifunzionale per famiglie "Talea" sarà un edificio "morbido" dalle varie sfaccettature pensato come un'opportunità. Ci siamo concentri sul contesto, sui comportamenti e sulle emozioni delle persone per creare uno spazio che abbia un posto preciso nel tempo», sottolinea Federico Sorgi, ingegnere e cofondatore di Lap architettura.

Il video di presentazione del progetto

© RIPRODUZIONE RISERVATA

pubblicato il: