Possibile che in una città come Roma non si trovi una, e dico una, opportunità di lavoro con flessibilità oraria e una paga decente se sei a Partita Iva?
Tutti annunci di full time e se fai i colloqui e ti chiedono quanto pensi di volere al mese e dici una cifra oltre i 1200 euro ti guardano male.
A metà marzo lascerò lo studio dove sto ora (full time, 1200 euro al mese, oltre all'architetto faccio tante altre cose che non mi competono, non sento riconosciuta la mia professionalità - e pazienza smisurata - e le mie capacità) e non sto trovando altro di decente. Mi sento davvero scoraggiata, so che sono solo al terzo anno di esperienza lavorativa dopo la laurea ma a queste condizioni come ci si costruisce un futuro?!
Archello : [post n° 480863]
Piccolo sfogo
A prescindere dal solito discorso sulle finte partite iva e che secondo me a questo punto non sono tanto i "datori di lavoro" ma anche chi gli concede di approfittarsene, 1.200€ a partita iva con solo gli svantaggi della stessa è una indecenza, considerando che mediamente con la stessa cifra puoi lavorare in autonomia, ma gestendo il tuo tempo come credi e soprattutto non dovendo rispondere di nulla se non quello per cui ti proponi.
Guarda bisogna avere anche la fortuna di beccare lo studio giusto e di entrare nella simpatia dei capi .
Ritengo di avere avuto la fortuna di lavorare a Roma in uno studio piccolo ma solido e con fatturati degni di studi che hanno 10 persone e piu' nel loro team (siamo solo 3).
Ma anche io ho avuto la tua sfortuna: nel mio caso lavoro nello stesso studio da 11 anni e non sono riuscito (ed ho più di 40 anni) a superare la soglia dei 1800 mensili (sono entrato con 1100 facendo anche molte piu' cose di chi è arrivato dopo di me e che è arrivato a guadagnare 2600! (e che fa esclusivamente l'architetto).
Smartworking? mai visto. Perche' ti devono chiamare tutto il giorno dall'altra stanza per aggiungere consegne urgenti su quelle (gia' urgenti) su cui stavi lavorando nel frattempo,
per farti fare anche cose che non hanno nulla a che fare con l'architettura
(ordini di materiale, iscrizione a gare, manutenzione hardware dei pc, gestione licenze software)
E penso che quando si lamentano di me dopo la caccia agli errori lo fanno esclusivamente e furbescamente per mettermi in stato di soggezione psicologica per continuare a farmi fare cose che non avrei mai dovuto iniziare a fare.
Hai fatto un errore che ho fatto anche io: accettare (per gentilezza lo si fa) di fare cose che non competono ad un architetto.
Ritengo di avere avuto la fortuna di lavorare a Roma in uno studio piccolo ma solido e con fatturati degni di studi che hanno 10 persone e piu' nel loro team (siamo solo 3).
Ma anche io ho avuto la tua sfortuna: nel mio caso lavoro nello stesso studio da 11 anni e non sono riuscito (ed ho più di 40 anni) a superare la soglia dei 1800 mensili (sono entrato con 1100 facendo anche molte piu' cose di chi è arrivato dopo di me e che è arrivato a guadagnare 2600! (e che fa esclusivamente l'architetto).
Smartworking? mai visto. Perche' ti devono chiamare tutto il giorno dall'altra stanza per aggiungere consegne urgenti su quelle (gia' urgenti) su cui stavi lavorando nel frattempo,
per farti fare anche cose che non hanno nulla a che fare con l'architettura
(ordini di materiale, iscrizione a gare, manutenzione hardware dei pc, gestione licenze software)
E penso che quando si lamentano di me dopo la caccia agli errori lo fanno esclusivamente e furbescamente per mettermi in stato di soggezione psicologica per continuare a farmi fare cose che non avrei mai dovuto iniziare a fare.
Hai fatto un errore che ho fatto anche io: accettare (per gentilezza lo si fa) di fare cose che non competono ad un architetto.
Spero di essere ancora in tempo per rimediare all'errore. Andrò via da questo studio e devo imparare a farmi rispettare di più.
